studio campofranco professionisti associati avvocati consulenti commercialisti ladispoli e cerveteri - Approvato lo schema del nuovo Codice dei contratti pubblici

Approvato in via preliminare il testo del nuovo Codice dei contratti pubblici

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare lo schema definitivo del nuovo Codice dei contratti pubblici elaborato dal Consiglio di Stato e destinato ad entrare in vigore a partire dal primo aprile 2023

Lo scorso 16 dicembre, in attuazione dell’articolo 1 l. 21 giugno 2022, n. 78, rubricata “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”, è stato approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri il testo del nuovo Codice dei contratti pubblici.

Il nuovo Codice, che prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrà passare l’esame delle competenti Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato ed essere approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, si applicherà a tutte le procedure di gara indette a partire dal 1° aprile 2023 ed è composto da 229 articoli suddivisi in 5 libri:

  • libro I: “dei principi, della digitalizzazione, della programmazione e della progettazione”;
  • libro II: “dell’appalto”;
  • libro III: “dell’appalto nei settori speciali”;
  • libro IV: “del partenariato pubblico-privato e delle concessioni”;
  • libro V: “del contenzioso e dell’autorità nazionale anticorruzione, disposizioni finali e transitorie”;

Ferma restando la non definitività del testo approvato, si sottolineano sin da subito gli aspetti che appaiono di più rilevante interesse:

DIGITALIZZAZIONE

L’intera parte II del libro I viene dedicata alla “Digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti”. L’intenzione del legislatore sembrerebbe quella di voler ridurre quanto più possibile gli oneri burocratici posti in capo agli operatori economici introducendo nuovi principi quali quello della “unicità dell’invio” di cui all’art. 19 comma 2, che esclude la possibilità per le stazioni appaltanti di richiedere informazioni acquisibili tramite banche dati delle pubbliche amministrazioni o introducendo strumenti come il “fascicolo virtuale” dell’operatore economico previsto all’art. 24 che dovrebbe costantemente contenere informazioni aggiornate circa il possesso dei requisiti di ordine generale e speciale, riducendo pertanto gli oneri dichiarativi per ciascuna singola procedura di gara.

PROCEDURE SOTTO SOGLIA

Viene sostanzialmente messa a regime l’attuale disciplina derogatoria prevista dal c.d. “decreto semplificazioni” di cui alla Legge 11 settembre 2020, n. 120 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76.

In particolare viene previsto l’affidamento diretto, anche senza consultazione di due o più operatori economici, di servizi e forniture sotto la soglia dei 140.000 € e la procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno 5 operatori economici, per importi superiori e sino alla soglia di rilevanza europea.

Con riguardo ai lavori viene previsto l’affidamento diretto, anche senza consultazione di due o più operatori economici, sotto la soglia dei 150.000 € e la procedura negoziata senza bando, previa consultazione di operatori economici in numero crescente rispetto all’importo a base di gara (5 operatori tra i 150.000€ e 1.000.000 € e 10 operatori sopra a tale ultimo importo e sino alla soglia di rilevanza europea).

PREMIO DI ACCELERAZIONE

Al fine di incentivare la celerità nell’esecuzione di opere pubbliche, il nuovo Codice introduce a regime il premio di accelerazione (da quantificarsi in maniera speculare alle penali per i ritardi, ovvero in misura giornaliera compresa tra lo 0,3 per mille e l’1 per mille dell’ammontare netto contrattuale) attualmente previsto dall’art. 50 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77.

REVISIONE PREZZI

Viene confermato altresì l’obbligo di revisione prezzi, non contenuto in via organica nel vigente Codice – che prevede la revisione in via meramente facoltativa – e attualmente previsto in via transitoria per le procedure indette sino al 31 dicembre 2023 in forza dell’art. 29 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4.

 

 

 

Per una consultazione diretta si rinvia alla seguente documentazione:

Schema del Codice dei contratti pubblici, elaborato dal Consiglio di Stato

Schema del Codice dei contratti pubblici, elaborato dal Consiglio di Stato, con il testo a fronte

Allegati al Codice dei contratti pubblici, elaborato dal Consiglio di Stato

​​​Relazioni al Codice dei contratti pubblici, elaborato dal Consiglio di Stato

Articolo scritto da Avvocato Massimiliano Campofranco – settore Diritto Amministrativo e Appalti

Studio Campofranco – Viale Italia 128 Ladispoli

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