Il Tribunale di Civitavecchia ha recentemente pronunciato una sentenza importante sul tema dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Un Comune è stato condannato al pagamento degli interessi di mora alla società affidataria del servizio di gestione del trasporto pubblico locale, per aver saldato con ritardo quanto dovuto all’appaltatore.
Cosa ha stabilito il Tribunale
- La clausola contrattuale che escludeva gli interessi di mora è stata dichiarata nulla, perché in contrasto con l’art. 7 del D.lgs. 231/2002 (“Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali”).
- Il Comune non è riuscito a dimostrare che il ritardo fosse dovuto a cause a esso non imputabili.
- Non è sufficiente invocare come il ritardo nei pagamento sarebbe derivato dal ritardo “a monte” nella ricezione di fondi da parte di altra pubblica amministrazione. Per andare esenti da responsabilità serve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare il ritardo.
Il principio di responsabilità oggettiva del debitore
La sentenza ribadisce un principio chiave: il committente resta responsabile del pagamento anche in presenza di finanziamenti terzi, salvo patti contrattuali validi e conformi alla normativa.
Come ha ricordato la giurisprudenza di legittimità, “non può essere esclusa la responsabilità del debitore per il ritardato pagamento in quanto i fatti, in apparenza ascrivibili al soggetto terzo-finanziatore, restano imputabili al committente-debitore”.
Quando scatta la nullità delle clausole contrattuali
Il giudice ha evidenziato che anche laddove siano presenti clausole in favore della pubblica amministrazione che escludono a priori l’applicazione degli interessi di mora, queste sono da considerarsi gravemente inique e quindi nulle, senza possibilità di prova contraria, in ossequio a quanto previsto dall’art. 7 del D.lgs. 231/2002.
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Le implicazioni per chi partecipa a gare e appalti
Chi partecipa a bandi di gara o lavora con la pubblica amministrazione deve analizzare attentamente la disciplina contrattuale, per comprendere a pieno come tutelare i propri interessi e diritti in caso di ritardi nei pagamenti.
In caso di dubbi o contestazioni, è fondamentale agire in modo tempestivo e supportare la propria posizione con prove documentali, come solleciti e corrispondenza.
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