Concessioni balneari e bando pubblico senza PUA
Concessioni balneari e bando pubblico senza PUA: il TAR Lazio riforma una sua precedente pronuncia alla luce dei nuovi orientamenti del Consiglio di Stato Il contesto giuridico delle concessioni sul litorale romano Negli ultimi anni, la gestione delle concessioni demaniali marittime ha rappresentato un nodo giuridico rilevante per le amministrazioni locali. Il caso riguardante il titolare di uno stabilimento balneare e Roma Capitale, oggetto della recente sentenza del TAR Lazio n. 7917/2025, si inserisce in tale contesto, offrendo spunti cruciali in tema di evidenza pubblica e pianificazione territoriale. Il nodo del Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA) Al centro della controversia, la legittimità della procedura di gara indetta da Roma Capitale nel 2020 per l’assegnazione di concessioni balneari, tra cui il lotto n. 25 relativo allo stabilimento “La Spiaggia di Bettina”. L’affidamento era stato inizialmente annullato dal TAR con la sentenza n. 7832/2022 in ragione della mancanza presso il Municipio Roma X del Piano di Utilizzo degli, ritenuto presupposto indispensabile per l’avvio della gara. La svolta del Consiglio di Stato Il Consiglio di Stato con successiva sentenza n. 6699/2023, nel riformare un’altra sentenza del TAR Lazio di contenuto identico alla 7832/2022 (la n.7902/2022, afferente ad altro lotto del predetto bando di gara per l’assegnazione delle concessioni balneari) ha chiarito che l’art. 19, comma 3, del Regolamento Regionale n. 19/2016 consente, in casi eccezionali, ai Comuni di avviare procedure comparative per concessioni temporanee anche in assenza del PUA comunale, purché nel rispetto del PUA regionale. Tale lettura evita un blocco sine die dell’attività amministrativa e tutela i principi di concorrenza previsti dal diritto eurounitario, come sancito anche dall’Adunanza Plenaria (sentenze nn. 17 e 18/2021, analizzate diffusamente nel precedente articolo). Il pronunciamento del TAR Lazio Accogliendo l’opposizione di terzo promossa dal primo classificato, il TAR ha riformato la propria precedente sentenza, determinando dunque la reviviescenza dei provvedimenti annullati con la stessa, con i quali veniva disposto l’affidamento delle “concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative site sul litorale del Municipio X di Roma Capitale in scadenza al 31.12.2020”. È stata invece dichiarata improcedibile la domanda di annullamento della determinazione dirigenziale di Roma Capitale rep. QC/1051/2024 del 30 aprile 2024 in quanto in quanto relativa ad una stagione balneare ormai conclusasi. Implicazioni per gli operatori economici Questa decisione riafferma il principio per cui, in mancanza del PUA comunale, è comunque possibile indire bandi pubblici, garantendo trasparenza e concorrenza. Gli operatori del settore devono monitorare attentamente i presupposti normativi e giurisprudenziali per partecipare efficacemente alle gare. Per ulteriori approfondimenti sui requisiti di partecipazione alle concessioni demaniali, visita la sezione Concessioni e Appalti Pubblici del nostro sito. Prenota ora una consulenza Se rappresenti uno stabilimento balneare o un ente locale e necessiti assistenza legale nella partecipazione ai bandi o nella gestione di concessioni demaniali, compila il form qui di seguito per prenotare una consulenza l’Avv. Massimiliano Campofranco.