Decreto Infrastrutture 73/2025: le principali modifiche al Codice dei Contratti Pubblici
Il Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73, noto come “Decreto Infrastrutture”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 ed è entrato in vigore il 21 maggio 2025. Questo provvedimento introduce modifiche significative al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), con l’obiettivo di garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche, migliorare la gestione dei contratti pubblici e facilitare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le principali novità introdotte 1. Incentivi alle funzioni tecniche estesi ai dirigenti L’articolo 2 del decreto modifica l’art. 45 del D.Lgs. 36/2023, prevedendo che gli incentivi per le funzioni tecnichepossano essere corrisposti anche al personale con qualifica dirigenziale. Questa disposizione deroga al principio di onnicomprensività del trattamento economico previsto dall’art. 24 del D.Lgs. 165/2001. Le amministrazioni devono trasmettere agli organi di controllo le informazioni sugli importi corrisposti e sul numero dei beneficiari. 2. Revisione prezzi retroattiva L’articolo 9 introduce disposizioni urgenti in materia di revisione prezzi, applicabili anche ai contratti di lavori affidati sulla base di documenti di gara redatti ai sensi dell’art. 29, comma 1, lettera a), del D.L. 4/2022, a condizione che non abbiano beneficiato dei fondi per la revisione prezzi previsti dall’art. 26 del D.L. 50/2022. Si consente quindi l’applicazione ex post della disciplina del Codice 2023. 3. Estensione della somma urgenza Il decreto amplia la nozione di somma urgenza, includendo anche le emergenze previste dal Codice della Protezione Civile. In tali casi è consentito l’affidamento diretto oltre le soglie ordinarie dell’art. 50 del Codice dei Contratti Pubblici, per accelerare gli interventi necessari. 4. Qualificazione con lavori affidati in subappalto Il decreto prevede un periodo transitorio che consente alle imprese di qualificarsi anche con lavori affidati in subappalto, per le gare con bando o avviso pubblicato prima del 31 dicembre 2024. Questo alleggerisce le restrizioni del D.Lgs. 209/2024, che limitava la qualificazione ai soli lavori eseguiti direttamente. Conclusioni Il Decreto Infrastrutture 73/2025 introduce modifiche rilevanti al Codice dei Contratti Pubblici, con l’obiettivo di semplificare le procedure, accelerare la realizzazione delle opere pubbliche e favorire la transizione energetica. Tuttavia, alcune misure – come l’estensione degli incentivi ai dirigenti e la revisione prezzi retroattiva – potrebbero sollevare questioni interpretative e applicative. Per un’analisi più dettagliata o per ricevere supporto specifico, ti invito a consultare la sezione dedicata agli appalti pubblici sul sito dello Studio Campofranco. Prenota una consulenza con l’Avv. Campofranco Se desideri approfondire le novità introdotte dal Decreto Infrastrutture 73/2025 e capire come queste possano influire sulla tua attività, compila il form qui sotto per prenotare una consulenza con l’Avv. Massimiliano Campofranco, esperto in appalti pubblici e concessioni.